Una sbirciata ad una Terni romantica, tutta da scoprire.
Un lato di Terni che non tutti conoscono, ma che, in questa stagione, ha un fascino particolarissimo.
Parlando di turismo a Terni, si pensa sempre ai luoghi più blasonati del nostro territorio: vedi la Cascata delle Marmore, Narni, il Lago di Piediluco e via discorrendo, ma questa mattina, nonostante i miei occhi fossero ancora carichi di sonno, qualcosa ha catturato la mia attenzione.
Il sole sta sorgendo ed una suoneria, abbastanza delicata, ha interrotto il mio sonno; così ho cominciato la mia giornata alle 05.00 di mattina, ma la voglia di alzarmi dal letto, quella non si è svegliata con me, tanto che tenere gli occhi aperti, devo ammettere, è stato abbastanza difficoltoso.
Colazione preparata, mentre i miei piedi trascinano le ciabatte nello stesso modo con cui avrebbero trascinato quelle catene, con palla di metallo al seguito, che si vedono nei film.
Incredibilmente sono riuscito a mettere insieme tutti i tasselli necessari per andare a lavoro entro le 06.00, anche se la poca lucidità mi ha obbligato a dover rientrare in casa per ben tre volte, dopo esserne uscito altrettante: la memoria non mi ha assistito come avrebbe dovuto!
Presa la moto, ho imboccato la strada per uscire dai garage, mentre il sole è ormai sorto ed ha cacciato via la notte.
Passare dalla penombra dei garage al sole del primo mattino, ti fa quasi chiudere gli occhi totalmente; rimane aperto solamente un piccolissimo spiraglio che fa scorgere la quiete e la pulizia dell’ora delle Lodi.
La mia Terni, che da sempre guardo con occhi innamorati, per la prima volta mi appare sotto una luce nuova…
Non avrei mai pensato fosse possibile, ma l’ho vista più bella del solito: con quel pizzico di umidità che fa risplendere le strade, con i lampioni ancora accesi, nonostante la luce del sole la facesse già da padrona e con un silenzio che le mie orecchie non avevano mai udito.
In realtà, non è stata la prima volta che la mia sveglia ha suonato alle 05.00, ma questa stranissima primavera, che ha lasciato ancora in po’ di spazio all’inverno, insieme ai giorni che continuano ad aggiungersi ai miei anni già andati, uniti alla mia sensibilità che continua a crescere inevitabilmente… forse uno di questi fattori o tutti quanti insieme, mi hanno fatto apprezzare un paesaggio a me noto, in modo nuovo.
Percorrere le strade prive di traffico, mentre gli alberi che le costeggiano, hanno ricominciato a far germogliare le loro verdi foglie, instilla gioia nel mio cuore e sono emozioni per me indescrivibili.
Continuo a seguire l’itinerario per raggiungere il lavoro, ma la tentazione di fare una piccola deviazione è forte… devo ammetterlo: ho proprio voglia di vedere se anche il centro storico mi trasmette quella sensazione di fascino incontenibile.
La luce e sempre più limpida e l’orologio cammina, ma il tempo per la deviazione di cui sopra si può trovare, quindi si va…
La sensazione è la medesima: il puro fascino di una città deserta… negozi chiusi e vetrine prive di luce, anche i bar hanno ancora le serrande calate, così come le edicole.
I lampioni ancora accesi, alcuni con luci giallastre, creavano uno strano effetto che cattura la mia attenzione; sembra quasi un quadro, caratterizzato da colori fuori dal comune, ma, soprattutto, che non possono essere ignorati.
Terni (Foto di Massimo Santafè)
Ho visto una Terni diversa ed i miei occhi, almeno per un po’, si sono riempiti di uno spettacolo unico, capace di trasmettermi bellezza e pace interiore.
Secondo la mia idea di turismo, anche questo è un magnifico aspetto di Terni che è giusto gustare e raccontare a chi conosce ancora troppo poco di Terni, per scegliere di venire a scoprire la nostra piccola provincia umbra.
Gli anni passano e forse mi si intenerisce il cuore, ma anche se devo ammettere che molte cose devono e possono essere fatte, per migliorare la nostra città, non posso ignorare la sua reale pacifica bellezza e le potenzialità immense che ha di diventare una meta turistica di notevole rilievo.
Terni, la mia città
Il Bello di Terni
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