Non è bastato cuore, impegno e tecnica: “Plizzari nega la B alla Ternana!”
Quella di ieri, 07 giugno 2025, è stata indubbiamente una serata incredibile, in cui è successo tutto quel che a Terni ci si aspettava dovesse succedere ed in cui, purtroppo, è accaduto anche tutto quello che i tifosi delle Fere temevano.
Senza paura di smentita, posso dire che: partendo dal percorso fatto in campionato da queste squadre, osservando il loro viaggio attraverso i Play Off e guardando e riguardando le finali disputate, quel che è successo rappresenta la degna trama di un copione cinematografico al cardiopalma.
Una prima finale giocata in dieci, per quasi la totalità del tempo regolamentare, contro una squadra ospite che crede fermamente nel raggiungimento del suo obiettivo; non per le proprie doti calcistiche, ma per le parole del suo allenatore, “Guru dotato, forse, del dono della chiaroveggenza”.
Grazie ad un tiro improbabile, ad una deviazione fortuita, ad una parabola magica ed al nostro Vannucchi, di un passo o forse due, fuori posto, a causa dello sbandamento della palla, la Ternana va sotto di un gol ed è obbligata a guardare la partita di ritorno, stando ai piedi di una salita, da percorrere e superare.
Si va a Pescara, consapevoli che siamo all’altezza della situazione, anzi, che possiamo ribaltare il risultato a nostro favore; così, pronti a recitare la parte che lo scorso anno recitò il Bari a Terni, la squadra parte alla volta della citta abruzzese, i tifosi si mettono in marcia, con un giorno di ritardo, ed una città interra si aggrappa ad un sogno, tutti stretti davanti alle televisioni.
Il fischio dell’arbitro da inizio alle danze, davanti ai ventimila dello Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia, ma la Ternana è la Ternana e ne ha di più… si vede, si percepisce proprio, e così, dopo un tempo a reti inviolate, ma da assegnare ai punti alle Fere, entra De Boer e dipinge un gol da cecchino!
Nei 120 minuti di competizione succede di tutto: Plizzari, ex Ternana e portiere/capitano del Pescara, para anche l’impossibile; il Pescara deve giocare, dal 25′ del secondo tempo regolamentare, in dieci; l’estremo difensore dei Delfini, per intercettare un pallone pennellato da Damiani e che avrebbe chiuso la partita, s’immola e s’infortuna.
Si va avanti ad oltranza, ma giunti ai rigori, la favola ed i sogni vanno a dormire… l’aria diventa pesantissima e sembrano scorrere prematuramente i titoli, per un copione scritto bene, ma che fa intravedere troppo chiaramente un destino segnato; la figura del veggente Baldini, fa davvero paura adesso!
Plizzari fa dei veri miracoli, nonostante lo stato fisico racconti che non ce la può fare, e la Ternana, non riuscendo nemmeno a guardare negli occhi il portiere avversario, tira dei rigori troppo pesanti per le spalle dei nostri ragazzi e regala a promozione agli avversari.
Finisce così il cammino spettacolare delle Fere del Centenario… tutto rimandato al prossimo campionato, sperando che il Progetto Stadio/Clinica non finisca com’è finito questo campionato e che la fame dei D’Alessandro non finisca, ma cresca!
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Aggiungo: ancora una volta l’arbitro contro! Cartellino rosso non dato su Cianci ultimo uomo e rigore non concesso… anzi cartellino giallo per simulazione a noi.
Perdona il ritardo nel rispondere… si, ma il problema, oltre all’arbitro ed ai suoi errori, non è questo… Plizzari è stato una cosa mostruosa, sia nella prestazione che nella recitazione, e noi siamo stati bravi, ma diciamo ingenui ad arrivare ai rigori… sapevamo che non saremmo dovuti arrivare a tanto e, a mio avviso, Ferrante doveva entrare subito… magari per uscire poi, ma subito perchè nei Play Off ha dimostrato di essere il più completo, cinico e motivato.