Il lago di Piediluco, una meta che affascina, rilassa e stupisce.
Fatto di miti e leggende, beltà e personalità, c’è un luogo, a pochi attimi dalla nostra città, che riempie lo sguardo e regala relax: il lago di Piediluco.
Ho trascorso anni, nel periodo estivo, sulle sue rive e nei suoi locali, grazie alla mia professione di cantante di piano bar, ed ho saputo apprezzarne la tranquillità che trasmette, la sua serafica presenza con quell’odore inconfondibile che non lascia dubbi su dove ci si trovi.
Da tempo si fa avanti la “leggenda”, almeno per ora considerata tale, che la rinomata Montagna dell’eco, sita al centro del lago, in realtà sarebbe un’antica piramide, sepolta e ricoperta dalla vegetazione.
I ruderi della Fortezza Albornoz, che troneggiano su un costone dei monti che circondano Piediluco, rendono il tutto ancora più affascinante, come se storia, natura e mistero, si miscelassero in un capolavoro.
I fratelli Abbagnale, miti del canottaggio e campioni storici, hanno la loro “base operativa” da anni al Centro Canottaggio di Piediluco; non a caso il nostro lago è stato per anni, ed è tutt’ora, grande meta per allenamenti di professionisti e squadre nazionali di canottaggio.
Tutto questo è Piediluco, l’incontro di mille motivazioni per incuriosire, affascinare e creare la magia che lo contraddistingue.
Pochi giorni fa, dopo anni che non andavo a trascorrere una serata “al lago”, ho deciso di andarci con amici, mia moglie e mio figlio più piccolo.
Appena arrivati all’inizio del paese e posteggiata l’auto, ho notato un’aria di rinnovamento che mai avevo avvertito prima.
Oltre al manto stradale rimesso a nuovo anni fa, fatto con travertino e ciottoli arrotondati ed eseguito in modo esemplare, sono ora le abitazioni che, una ad una, vengono tinteggiate con cura ed eleganza, senza contare che alcune di esse hanno anche i balconcini personalizzati con lampade di carta di riso, con reti da pesca o badge che richiamano le origini lacustri del luogo.
I vialetti che portano alle abitazioni più in alto sembrano addobbati a festa, riverniciati con colori pastello, tipo l’azzurro, sono stati resi particolarmente carini appendendo ai muri che fiancheggiano le scalinate, reti, galleggianti e canne da pesca o bancali verniciati ed adibiti a fioriere.
Sono rimasto basito dallo splendido lavoro svolto dai Piedilucani, ma le sorprese non erano ancora terminate.
Arrivano i miei amici e la parola d’ordine è stata: “Andiamo a cena in un localino nuovo!”
Nuovo? Il mio sguardo era sempre più sbigottito… mai avrei pensato di trovare qualcuno che avrebbe investito in questo posto che, da anni io decanto come una possibile meta turistica d’eccellenza.
Facciamo la passarella che costeggia il lago, con il suo pavimento in pietre chiare e le balaustre in acciaio inossidabile e corde d’acciaio (a mio giudizio “minimal e di un’eleganza evidente”), fino a quando ci ritroviamo di fronte ad uno splendido cortile terrazzato, totalmente rinnovato, con vasi in plastica alti ed illuminati internamente, un magnifico e robusto gazebo in legno bianco con la copertura in tono ed i laterali, da usare all’occorrenza.
La parete che, da un lato, delimita la pizzeria “La magia del Lago”, questo è il nome della novità di Piediluco, è tutta ricoperta di reti da pesca e galleggianti. Un posto elegante al punto giusto, ricco di cordialità, raffinatezza. Una pizzeria dalla buona cucina e dal costo onesto, ma, soprattutto, con un affaccio spettacolare.
Abbiamo mangiato in tempi giusti e bene, poi una passeggiata per la via principale del paese era l’epilogo perfetto, quindi, gambe in spalla.
Camminando per l’arteria centrale del paese si è proprio percepito che il paese si sta risvegliando gradatamente, che ha deciso di puntare su se stesso, con classe ed eleganza.
Ma la sorpresa più gradita l’ho avuta arrivando a quello che, un tempo, era la sede del circolo “Canottieri Società Terni”.
Il solarium pieno di persone, ombrelloni color panna che svettano al centro dello stesso ed un intrigante flamenco suonato e cantato dal vivo.
Mentre mi avvicinavo allo stabile ero realmente esterrefatto, dato che per anni ho visto quel luogo immerso in un lento declino.
Arrivando davanti al portone d’ingresso, la mia meraviglia fu veramente tanta e scatenata dalle piante poste lungo il tappeto che invitava ad entrare, gli splendidi lampadari, con gocce di vetro, che illuminavano la sala principale ed i tavoli apparecchiati con elevata eleganza.
Sicuramente il Lago di Piediluco è un luogo, del nostro territorio, degno di nota, con scorci meravigliosi e meritevole di conoscere solamente i fasti che conoscono location più blasonate.
La ristrutturazione in atto e la voglia di rinascita che ho respirato, mi hanno realmente colpito e, sicuramente, non servirà troppo tempo, se questo sarà il trend, per vedere Piediluco mutato in una meta turistica d’eccellenza.
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