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Dalla Fontana in Piazza Tacito all’Obelisco di Pomodoro, un viaggio nel tempo a Terni.

La Penna ed il Calamaio, Il Grande Hyperion e La Lancia di Luce, monumenti che scandiscono il tempo a Terni.

Ogni generazione di ternani, almeno secondo me, ha un monumento, nella città, che rappresenta la propria gioventù… Posso affermare, quasi con certezza, che la generazione di mio padre ha il suo monumento distintivo nella famosa, ed oggi giorno sfortunata, per via della problematica incontrate per la ristrutturazione, Fontana di Piazza Tacito, ovvero la “penna ed il calamaio”.

In cima al “pennone”, più e più volte ha sventolato la bandiera delle Fere, per festeggiare la vittoria del campionato di calcio, da parte della Ternana… è stata la fontana attorno alla quale, abbiamo festeggiato la vittoria dei Mondiali di calcio, sia di Spagna 82 che di Germania 2006 e dentro la quale, presi dall’euforia dei festeggiamenti, in molto hanno fatto il bagno.

Costruzione Fontana
Costruzione Fontana

La mia generazione ha il suo monumento rappresentativo, sempre a mio modesto parere, in “Benvenuti in California” …

Detto così, i non ternani, che stanno leggendo questo articolo, non possono comprendere il senso di quel che ho scritto ed hanno, invece, ogni diritto di capire…

Quello che io erroneamente chiamo “Benvenuti in California” è un monumento, rigorosamente in acciaio, che rappresenta, in modo stilizzato la Conca Ternana.

Ok… in realtà, questa scultura, che non so neanche se rientri nella categoria delle sculture, ha il nome di “Il Grande Hyperion” ed è l’opera d’arte di Agapito Miniucchi.

Ora, sinceramente, ho sempre saputo che , come già detto,  questa opera rappresenta la Conca Ternana e la sua imponenza come città dell’Acciaio,  ma perché sia intitolata ad un Titano che, nella guerra tra Crono e Giove, prese le parti di Giove, eccetera, eccetera, non ne ho spiegazione e, tantomeno, riesco a dargliene una… tranne, forse, che per il fatto che era un Titano e quindi una “potenza”… comunque, la mia generazione fu quella che scrisse, a vernice spray su questa opera, “Benvenuti in California”.

Immagino che il lettore penserà ora: “Generazione di vandali… deturpare così un’opera d’arte…” tutto corretto…, ma considerando che, entrando a Terni dall’ingresso principale della città, si arriva direttamente ed inevitabilmente all’incrocio dove è posta tale opera d’arte, trovarsi davanti agli occhi questo “immenso sorriso” d’acciaio con la scritta “Benvenuti in California”, era veramente esilarante!

Benvenuti in California
Benvenuti in California

Dulcis in fundo, il monumento che potrebbe rappresentare la generazione del mio primogenito, sempre per un fattore temporale, è il favoloso Obelisco di Arnaldo Pomodoro, conosciuto, dai più colti, con il nome “La Lancia di luce”.

Se passasse in secondo piano il messaggio che rappresenta, ovvero il legame tra la città dell’acciaio e la fabbrica che l’ha resa nota nel mondo come la “Manchester italiana“; se passasse in secondo piano il messaggio che rappresenta anche l’evoluzione, il raggiungimento della perfezione e dell’equilibrio, evolvendosi attraverso “fratture” e difficoltà; se passasse in secondo piano la sua imponenza, i suoi giochi di colori, studiati attentamente dall’autore e creati attraverso leghe metalliche apposite, che potessero sconfiggere il tempo; se passasse in secondo piano l’illuminazione fatta ad ok per far risplendere , tra luci ed ombre, la lancia lucente che sta sulla sommità; se passasse tutto questo in secondo piano, questa opera rimarrebbe ugualmente mozzafiato… un capolavoro che si apprezza ogni volta che la si vede e che si mostra in una nuova veste ad ogni cambio di stagione, ad ogni cambio di orario e in ogni fase della giornata.

Obelisco Pomodoro
Obelisco Pomodoro

 

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