Tra Narni e Nera Montoro, si nasconde una perla, ricca di storia e natura.
Guardando in basso, si può trovare un “penny” fortunato od un tesoro inatteso: Stifone.
Nei dintorni del nostro capoluogo di provincia, ci sono numerosi ed affascinanti borghi, abbarbicati sulle alture circostanti, che ci portano a guardare in alto per assaporare la loro bellezza: Narni, le torri di avvistamento di Rocca San Zenone e Sangemini… tutti posti di cui abbiamo già parlato nei nostri articoli, ma, a volte, guardando verso il basso, si scoprono gioielli che brillano, nascosti tra la vegetazione rigogliosa.
C’è un detto, noto a tutti, che cita: “Tutte le strade portano a Roma”, beh, è proprio seguendo una di queste vie e, più precisamente, la via Ortana, che un assembramento di casupole, che costeggia una piccola porzione delle gole del Nera, appare ai nostri occhi… stiamo parlando di Stifone.
Questo piccolissimo borgo, in cui vivono una cinquantina di persone, si trova immediatamente sotto il margine destro della strada e scende fino alle rive del fiume e, tranne le case che spuntano dal ciglio della strada, tutto il paesino è nascosto agli occhi dei viaggiatori che percorrono l’Ortana.
La navigabilità del Nera fece sorgere Stifone come un porto, il cosiddetto Porto di Narni, ma, oltre a questo, il paese in questione è vicinissimo ad un antico cantiere navale, presumibilmente dell’epoca romana, dove, viste le dimensioni dello stesso, si suppone venissero costruite imbarcazioni di notevoli dimensioni.
Sull’argine naturale opposto del fiume, fino a qualche tempo fa, transitava la ferrovia, i cui binari collegavano Narni a Nera Montoro, ma essendo stata dismessa questa tratta ferroviaria, la strada ferrata in questione è rimasta abbandonata.
Proprio in questo weekend si sarebbe dovuto inaugurare un opera di riqualificazione del territorio che, a mio giudizio, aggiunge un’altra gemma preziosa al forziere che Terni possiede, ma il mal tempo ha fatto posticipare l’evento al prossimo fine settimana… il percorso ferroviario, sopra citato, è stato convertito in un elegante “percorso ciclo pedonale” che attraversa le Gole del Nera.
Mentre il sole ancora scalda l’aria pomeridiana, ho deciso di andare a vedere questo luogo, a me sconosciuto, e mi sono ritrovato davanti ad abitazioni in pietra, immerse nella natura, dal fascino inatteso.
La sensazione di non essere, semplicemente, al centro di manipolo di case, ma di trovarsi, in realtà, in un luogo intriso di storia, è palpabile, come l’equilibrio tra la natura circostante ed il centro abitato; si avverte la tangibile sensazione che quelle strutture e l’ambiente hanno convissuto talmente tanto tempo, da essere, oramai, un tutt’uno.
Percorsi i tre tornanti che costeggiano un lato del paese, si arriva a livello del fiume, dove, percorrendo l’ultimo tratto della discesa, si ha libera visuale su un ponticello nuovo, in stile moderno, che ha un impatto, con l’ambiente circostante, equilibratissimo… ma lo spettacolo migliore deve ancora arrivare.
Alla sinistra del ponte ed a ridosso della riva del fiume si erge una vecchia costruzione, di cui è rimasta, quasi totalmente intatta, solo la facciata.
I suoi colori, addolciti dall’ombra della montagna alle sue spalle e mischiati a quelli della vegetazione che è cresciuta al suo interno, la fanno apparire come un quadro.
Il fiume sottostante è di un turchese imbarazzante, quasi finto e la vegetazione sulla sponda opposta del Nera, illuminata dal sole, è di un verde intenso e variegato.
Attraversato il ponte, si ha accesso ad uno “stradello” non ancora reso comodamente transitabile, ma che, al contempo, risulta intrigante, dall’arco che lo sormonta.
Arrivati alla pista ciclo pedonale, rimanendo rigorosamente dietro le transenne che ne vietano l’accesso, posso vedere il bel lavoro svolto, fatto con cura e rispetto dell’ambiente: un asfalto leggero e ghiaioso, che rimanendo bianco, lascia alla natura il ruolo di protagonista, delle staccionate di legname lavorato e non trattato, che, delineando l’affaccio sul Nera, trasmettono sicurezza ed ordine e, non ultime, le vecchie mura di contenimento che costeggiavano la ferrovia, dal lato della montagna, ripulite e sistemate a dovere.
La ricchezza del nostro territorio può offrire continui spunti per costruirci ricordi indimenticabili, per il nostro futuro, ed una passeggiata, sia essa a piedi od in bicicletta, tra le Gole del Nera, godendoci la magia di Stifone, è, a pieno titolo, una di queste opzioni.
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??
Grazie mille di aver letto l’articolo, sono lieto che piaccia.
Thanks!
Conosco molto bene il borgo e sono più di venti anni che lo uso come location per i matrimoni e set di moda anche i pollai che si trovano presso il nera che li è di un azzurro turchino benché pieni di sterpaglie danno un risultato fotografico eccellente
Per non parlare delle nutrie che affollano le acque che rendono avvincente la caccia fotografica
Grazie mille della testimonianza che hai dato e del tempo che hai dedicato al mio articolo… Terni è piena di piccole perle da rivalutare.
Bello. Ma non c’è anche una sorgente?
No,non c’è una sorgente, quello è un tratto del fiume Nera. Grazie di aver dedicato al mio articolo un po’ del tuo tempo.
Non in quella sede… quello è un tratto del fiume Nera. Grazie di aver letto l’articolo e di averlo apprezzato.
Grazie Massimo x il tuo impegno e…condivido subito con tutti gli amici …oltre Narni.Ciao Lea
Grazie a te di aver letto il mio articolo e di aver visitato il mio Blog. Continua a leggere i miei articoli… ci saranno molte novità.
Grazie per avermi fatto conoscere questa piccola meraviglia, spero di andarci.
E’ un immenso piacere dare l’opportunità a tutti di poter godere dei nostri tesori. Grazie a te di aver letto il mio articolo.
bel pezzo e belle foto. certo la nostra provincia e’ ricca di stupendi angoli e luoghi fantastici, mi occupo di storia del territorio sopratutto della valnerina. anche questa parte del narnese è affascinante, di questa parte con il corriere dell’umbria alcuni anni fa ne ho trattato largamente. ci sono paesi fantastici, chiese, abbazie, eremi e castelli oltre le tradizioni locali da rivalutare e far conoscere. bravo! hai fatto un bel servizio alla comunità!
Grazie mille per il tuo commento e per aver dedicato del tempo al mio lavoro. Continuerò a scrivere ed a fare del mio meglio perchè il nostro territorio trovi il suo giusto posto nel mondo turistico. Grazie ancora ed aspetto tuoi nuovi commenti per i miei articoli.
che meraviglia! Dopo San Gemini prossima tappa Narni, ma ti chiedo, per poter arrivare a Stifone e le meraviglie che vedo come posso arrivarci? Sempre partendo da Narni ,ti ringrazio se vorrai rispondermi .Simona Da Roma . Buona vita!
Grazie mille del tempo che hai dedicato al mio articolo. Da Narni devi seguire la SS3, più nota come Via Flaminia Ternana, fino al suo incrociarsi con la SP1, a sinistra, che dovrai imboccare (punto di riferimento il punto vendita di Superconti). Prosegui fino alla Strada Statale 3 ternana, dove svolterai a sinistra, all’altezza del rinomato Ponte d’Augusto, e proseguirai dritto fino al raggiungimento della località di Taizzano. Grazie ancora e continua a seguire il mio Blog.
Leggo ora questo articolo bellissimo trovato per caso su internet mentre cercavo di ricordare il nome “Stifone” borgo stupendo visitato per caso tre anni fa a giugno di ritorno da una visita a Narni sotterranea. Una scoperta mozzafiato……sembrava di stare in un angolo dei Caraibi, ma solo per il colore dell’acqua. Poi guardandosi intorno si scoprivano vestigia di antichi insediamenti…un luogo magico e romantico. Non dimenticherò mai le grida dei ragazzi che lanciandosi da funi appese agli alberi si gettavano nello specchio d’acqua sottostante…..
Grazie mille. E’ un piacere ricevere commenti come il suo.
Che dire…una cara amica ha preso casa lì! L’ho scoperta la scorsa primavera. Qualcosa di commovente.
IO stessa, ho lasciato Roma, la città in cui sono nata e vissuta per tutta la vita, e ho preso una bella casa del 1500 nel borgo medioevale di Orte. Ecco…