Mark Kostabi ed il suo Abbraccio Eterno per Terni, città di San Valentino.
Un “abbraccio eterno”, quello tra un uomo ed una donna, ma anche quello tra Largo Villa Glori , centro cittadino, e la popolazione ternana; un abbraccio eterno tra Terni e la sua gente… in questa nuova opera d’arte che abbellisce un luogo storico, almeno per l’adolescenza di migliaia di ternani di ogni epoca, io riesco a leggere tante sfaccettature.
Forse vado troppo oltre, rispetto a quello che l’autore, Mark Kostabi, ha voluto racchiudere e mostrare al mondo ternano nella sua opera, ma l’arte è bella anche per questo: ad ognuno è data la libertà di scorgere delle emozioni e delle sfaccettature personali che, nel tempo, donano alle opere forse più di quello per cui erano state create.

Lineamenti sinuosi e contrapposti, pose plastiche che sembrano morbide, ma al contempo complesse; separate e contrapposte, ma unite… un esercizio per la mente che richiama l’individuo a ragionare su quanto sta guardando, rimanendo affascinato ed interrogandosi su quel che l’autore sta mostrando al mondo.
Due esseri di spalle, quasi scissi, ma uniti e che si vogliono e si cercano, voltando il capo l’uno verso l’altro; quasi come a voler significare che le difficoltà possono provare a dividere, ma non possono scindere l’amore… un po’ come il ternano ed il proprio territorio; un amore che va ben oltre la comprensione e la logica, perchè Terni è uno di quei luoghi che il ternano stesso sintetizza con la frase: ” mai ‘na gioia”, ma, a dispetto delle difficoltà e del buio del tunnel che spesso vive questa città, il ternano verace non può smettere di amarla e non può esimersi dal credere che ci sarà un futuro radioso, per questo territorio degno di soddisfazioni e dirivincita.
Si… sono un inguaribile romantico e, forse, vedo il bello ed il possibile, proprio là dove nessuno è in grado di scorgere uno spiraglio di futuro, ma è probabile che Mark Kostabi ha veduto quello che ho visto io nella nostra città e l’ha voluta rappresentare così o, forse, sono andato oltre le idee dell’artista e sono solamente due innamorati che si abbracciano nella città del patrono dell’amore, ma sta di fatto che l’artista ha detto che, a Terni, ha trovato casa e che la sua opera è uno dei tasselli che devono far vedere al mondo Terni come “città dell’amore”, al pari di Verona, Venezia e Parigi.

Il mondo è bello perchè è vario e l’arte è ancora più splendida perchè lascia libera interpretazione a chi la guarda…
Io ho fatto la mia valutazione e, sorvolando su quella che è stata la riuscitissima presentazione dell’opera, declamata da tutti gli organi d’informazione locali, io invito tutti ad andare a guardare questa splendida opera, in bronzo, e fermarsi ad osservarla, cercando di cogliere tutto quello che può trasmettere al cuore romantico dell’uomo.
Terni, la mia città
Il Bello di Terni
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