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Le moto nel sangue e l’acciaio nel DNA

Mirko Giansanti
Mirko Giansanti

La dimostrazione che Terni e le moto sono imprescindibili…

A Terni siamo, forse, realmente forgiati con l’acciaio, tanto da non essere piegati dalla vita o da avere la tenacia di non abbandonare mai la strada che si è scelta di vivere.

Di persone che testimoniano la presenza di questa indole, come elemento imprescindibile del carattere di un ternano, ce ne sono molte… persone caparbie che, come direbbero gli scrittori “di mestiere”, hanno guardato negli occhi la vita e, mentre lei li provava, loro non hanno abbassato lo sguardo ed hanno accolto la sfida.

Il protagonista di oggi l’ho incontrato, proprio nel suo negozio.

E’ stato un po’ come se fossi andato a casa sua; purtroppo, all’epoca, conoscevo solamente il suo nome e la sua fama e non il suo viso, quindi, non sono stato in grado di riconoscerlo.

Da lui ho realizzato uno dei miei sogni, comprando la mia prima Yamaha YZF-R6 ed è stato proprio Mirko Giansanti a farmela vedere ed apprezzare a pieno.

Mirko Giansanti (Foto di Flickr.com)
Mirko Giansanti (Foto di Flickr.com)

Mirko è uno di quelli che ama immensamente le moto, tanto da esordire, nel 1996, nel Gran Premio d’Italia, classe 125, come “wildcard”, alias colui che accede ad una competizione, fuori dal normale regolamento per la partecipazione e gli basta quella gara per capire cosa è come fare.

Nella gara seguente, il Gran Premio di Catalogna, si prende i suoi primi punti e già ha gli occhi della Honda addosso.

Da questo punto in poi è storia… la storia di un ventenne che vuole vincere e che, nei tre anni a seguire, ci mette l’anima e lo fa vedere.

Nel 2000 è il leader del mondiale, ma una caduta ed una frattura alla mano mettono fine al sogno del titolo, almeno per quell’anno.

Da lì al 2005 Mirko è lì, non con i risultati che avrebbe voluto avere e che la vita gli ha vigliaccamente tolto dalle mani, ma lui “è forgiato nell’acciaio ternano” e non molla, anzi, proprio nel 2005 passa di categoria e va alla 250 cc.

Dopo la 250, Mirko passa al Mondiale Supersport, guidando una Honda CBR600RR per il Team Berry Racing e, mentre i giorni del 2008 si susseguono, capisce che le cose non vanno, quindi, lascia il campionato.

Come ho detto e ripetuto, Mirko non si piega, ragiona, è onesto con sé stesso e con la sua passione, tanto che corre dal 2007 anche nel Campionato Italiano Velocità, categoria Supersport, e, sceso dal CBR del team Berry Racing, rimonta sulla sella della sua moto per aggiudicarsi due podi al Mugello.

Mirko Giansanti ed il Puccetti Racing Team del 2012 (foto di MotoBlog)
Mirko Giansanti ed il Puccetti Racing Team del 2012 (foto di MotoBlog)

Nel 2010 corre nella Supersport 600 con una Triumph Daytona per il Team Padova Motocorse e continua a correre fino alla fine del 2013 con il Team Puccetti su Kawasaki, classificandosi terzo.

Nel 2014 cambia solamente la nazionalità del Campionato, perché è quello di Velocità Spagnolo, nella categoria Moto 2, ma non cambia la musica ed in sella alla SUTER del team GRT Racing Team, Mirko va subito a punti.

Il 2015 è l’anno in cui Mirko appende “il casco” al chiodo e comincia a progettare il suo futuro da “non-pilota”, ma, com’è ovvio che sia, non è proprio possibile scindere Mirko dalle due ruote e, quindi, il suo futuro sarà quello di mettere la sua esperienza a servizio di altri… con Filippo Conti nella veste Team Manager e Giansanti nei panni di Direttore Sportivo, nasce il Team GRT, che subito debutta in una gara di Supersport, come wildcard.

Il 2016 è l’anno in cui il Team GRT fa il suo ingresso ufficiale nel Mondiale Supersport, a Phillip Island, con Gino Rea e Aiden Wagner alla guida delle due MV Agusta F3 675.

RGT Racing Team
RGT Racing Team

Ed oggi, ancora una grande soddisfazione è arrivata… nel suo secondo anno da Direttore Tecnico, affronterà il prossimo Supersport World Championship con due Yamaha YZF R-6 Ufficiali, segno che, lo scorso anno, Mirko Giansanti e Filippo Conti hanno seminato bene.

Mirko è figlio d’arte, il suo papà Fosco è stato, anch’egli, un grande pilota professionista ed entrambi hanno portato un po’ di Terni in giro per il globo, rendendo orgogliosa una città intera.

L’acciaio, com’è noto, è durissimo da piegare e quasi impossibile da spezzare, come il carattere di molti ternani, come la voglia di arrivare di Mirko Giansanti.

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