Casventum o San Gemini, luogo da matrimonio e non solo.
Quando storia, amore e natura, s’incontrano vicino Terni.
Uno di quei luoghi che sa rapire la fantasia anche degli adulti, che funge quasi da macchina del tempo e che può anche essere la cornice di giorni memorabili o “del giorno più bello”, è San Gemini… questo è successo a me ed a mia moglie, rapiti da tutto quanto ci circondava ed innamorati di ogni dettaglio.
Dopo aver scelto di sposarci ed aver identificato il periodo migliore per convolare a nozze, come ogni coppia in procinto di promettersi amore eterno, abbiamo scelto il ristorante, sperando di trovarlo libero per la data prescelta.
Non avevamo dubbi in merito, se ci fosse stata la disponibilità, avremmo scelto i nostri amici Gilberto e Valentina che gestiscono un ristorante a San Gemini, dove avremmo trovato una grandissima piscina, un panorama mozzafiato e dove si mangia divinamente, quindi rimaneva solamente il dubbio dell’utilizzabilità dei locali.
Siamo saliti in moto, all’epoca una Kawasaki ER-6n, e siamo partiti alla volta di San Gemini… tempo stimato all’arrivo… 10 minuti e facendo la strada più lunga, panoramica e divertente con una moto.
Giunti a destinazione, l’accoglienza è stata calorosa, la gioia, alla notizia delle nozze, altrettanto festante e la disponibilità garantita… la sala del ricevimento sarebbe stata: “il piano vasca”, con fiaccole e lampioncini accesi, il panorama avrebbe addobbato tutt’intorno ed il cielo stellato di San Gemini ci avrebbe fatto da soffitto.
Venendo via dal ristorante, i nostri occhi si fermarono sulla incomparabile Abbazia di San Nicolò, dagli anni ’70 chiesa privata, che ha, ad avvalorale la sua eterea bellezza, una fila di prenotazioni per cerimonie matrimoniali, più lunga del calendario.
Ci siamo accostati con curiosità, ma anche con un tentennante atteggiamento reverenziale; intimiditi dalla cura che il giardino, nella sua semplicità, trasmetteva… giunti davanti al portone della chiesa, che era aperto, anche se eravamo già stati rapiti dalla bellezza semplice della facciata che, senza troppi “fronzoli e ricami”, trasmetteva pulizia, purezza ed imponenza, siamo rimasti senza parole.
L’interno dell’Abbazia, anch’esso privo di troppi decori ed ammennicoli, era candido e potente, con la navata centrale delineata da grandi colonne.
Sarebbe stato un magnifico sogno potersi promettere “amore eterno” li, in quel luogo veramente magico, e quando il custode ci confermo che, incredibilmente quel 22 agosto, la chiesa era disponibile, sembrò proprio un segno divino.
Avevamo fatto praticamente tutto, mancava solamente di decidere dove andare a fare le foto, ma, giunti a quel punto, abbiamo avuto una semplice e logica idea… rimanere a lì, goderci il paese, ricordare la magia che questa cittadina, palesemente medioevale, ha e che racconta, ogni anno, nella Festa della “Giostra dell’Arme di San Gemini”.
Farsi fotografare nei vicoletti, magari appoggiati ad un portone che ha visto, nel tempo, passare la storia davanti alle sue ante chiuse, o passeggiare sulle mura di cinta e pensare che sotto di esse si sono combattute battaglie, volendo, arrivare nella piazza centrale dedicata a San Francesco, dove svetta l’omonima chiesa del 1200 d.C., e pensare che il Capo del Popolo, magari, transitava li a cavallo per giungere al Palazzo Pretorio o per andare alla Torre Esperia.
Si, San Gemini ci aveva regalato un sogno a trecentosessanta gradi, che poi è divenuto quella realtà in cui abbiamo assaporato dei veri e propri momenti magici, divertenti e pieni di semplicità.
San Gemini, da anni, è famosa per le sue fonti naturali di acqua minerale, ma non dobbiamo scordare che è, come dicono quelli bravi, un Borgo medioevale da vedere, un paese mantenuto, con amore e passione; un luogo vivo e in splendide condizioni.
Tutte le sue mura, perimetrali e cittadine, e quelle delle Chiese presenti, come San Giovanni e Santo Stefano, trasudano storia e gli abitanti del posto dimostrano il loro amore per questa terra, con tutta la passione e la rivalità che mettono nella Giostra dell’Arme.
San Gemini è un piccolo centro storico medioevale, ma come tutta la zona del ternano, ha origini antichissime, tant’è vero che risulta essere un antico insediamento romano, chiamato Casventum… comunque sia, Casventum o San Gemini che dir si voglia, Signori e Signore… ecco a Voi… un’altro tesoro da visitare nei “dindorni” ternani.
Terni, la mia città
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