La Corsa all’Anello, la Rocca Albornoz e la Faraona alla Narnese.
Un odore penetrante, un sapore ricercato e prepotente, ma, soprattutto, il gusto della tradizione.
Il Narnese è un territorio conosciuto per il suo presunto collegamento ai romanzi, e relativi film, de “Le Cronache di Narnia”.
Si dice che proprio questo luogo, ricco di fascino e di mistero, grazie anche alla Narni Sotterranea, narra la leggenda che fosse sede della Santa inquisizione e non solo, abbia ispirato lo scrittore C.S. Lewis che, negli anni ’50, compose le sue opere, ambientandole nella fantastica Narnia.
Ma anche la cucina tipica della zona non scherza, anzi, di capolavori culinari se ne conoscono diversi… uno per tutti: “La Faraona alla Narnese”.
Bisogna avere a disposizione, calcolando quattro fortunati che la gusteranno:
1 faraona;
3/4 di litro di vino bianco ;
3 spicchi d’aglio ;
1/2 cipolla ;
fegatini di pollo;
salvia e rosmarino;
limone ;
olio ;
sale e pepe.
La preparazione non sembra troppo complessa, ma necessita sempre dell’attenzione e dell’amore previsto per cucinare qualsiasi portata.
In primis, dovremo rosolare i fegatini di pollo con gli odori e poi aggiungere il vino bianco, portando il tutto quasi a cottura ultimata.
A questo punto, dovremo togliere i fegatini, passarli, salarli e peparli e poi tritarli a dovere.
In un ampio tegame mettere la faraona spezzata in due parti. Aggiungere l’olio, gli odori rimasti e poi cuocere il tutto in tre bicchieri di vino bianco, il succo di mezzo limone e un po’ acqua.
Tenere la faraona a cuocere per circa un paio d’ore.
Una volta cotta, utilizzare il fondo di cottura rimasto per fare insaporire la faraona. Dopo qualche minuto, togliere la faraone, metterla sul piatto di portata e guarnirla con la salsa di fegatini.
Narni ha molti punti di forza, la Rocca Albornoz, Narni Sotterranea, come già citato, la Corsa all’Anello ed, assolutamente non ultima, la maternità della ricetta della “Faraona alla Narnese”.
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Ho abitato a Terni dall’età di 4 anni sino ai 15. Nella mia famiglia, nessuno è ternano, tuttavia mia madre ha fatto tesoro delle ricette ternane che ha saputo realizzare molto bene. Per quanto riguarda la faraona, la ricetta riportata è moderna e semplificata. La ricetta originaria prevede una prima cottura al girarrosto e, successivamente, dopo avere spezzettato la faraona e unito il condimento della leccarda, completata in tegame
Grazie mille del suggerimento. La ricetta che ho io è una vecchia ricetta di mia nonna, ma ciò non toglie che potesse averla semplificata anche lei, in altri tempi, quindi farò tesoro del tuo suggerimento e lo lascerò “agli atti”, a disposizione di tutti i lettori. Grazie ancora.