Lotus Syndrome from Terni: il Rock esplosivo che nasce in provincia.
Un Rock nuovo che esplode dalla Conca, perchè Terni non è solamente AST, Cascata delle Marmore e Carsulae.
Terni… una città fatta di lavoratori, di tradizioni, di semplicità ed, in alcuni casi, di una forma virale della “sindrome del provinciale”…
In mezzo a questo panorama variegato, sono nati e cresciuti campioni delle “due ruote”, calciatori di certo talento, campioni nello sport, campioni nel ballo, ma anche musicisti e cantanti eccellenti.
L’unica pecca è che, se alcuni musicisti sono riusciti a raggiungere collaborazioni di tutto rispetto, con personaggi di nota fama, ci sono vari gruppi e cantanti solisti di valore, che non riescono a spiccare il volo per arrivare a far sentire, al grande pubblico, le proprie doti ed i propri pensieri, trasposti in musica e parole.
E’ un difficilissimo mondo, ma è anche un sogno che ti entra nella pelle e non ti abbandona più, come il gusto per una sigaretta, che pur smettendo di fumare, è un sapore che non si dimentica mai e mai si smette di esser tentati.
Oggi voglio raccontarvi di un gruppo che, al meno per ora, sembra essersi sciolto, ma i ritorni di fiamma e il tempo, che permette di levigare eventuali problemi superficiali, potrebbero anche stupirci…
David Santafè, Gianmarco La Bella, Giacomo Dominici, Lorenzo Fringuello, Daniele Cesari… alias LOTUS SYNDROME… una band che crea un rock quasi psichedelico e lo orna con testi, al limite dei Flashback, che rapiscono il cuore e le orecchie.
Strumenti precisi come metronomi, ma pieni di carattere e senso del Rock, una voce graffiante quanto basta per insinuarsi nella mente e presenza scenica da artisti consumati.
Li ho visti esibirsi in uno dei locali, ormai, più datati della nostra città, uno di quei locali che, per chi ha una decina di anni meno di me, ha scritto di certo la storia della sua adolescenza ed uno dei pochi locali a cui va riconosciuto il merito di far suonare ancora dal vivo band e cantanti, il Tabard Inn.
Lo spazio a disposizione era veramente poco sul “palco”, tanto che sembrava suonassero l’uno sopra l’altro, incastonati come in un Tetris umano, ma suonavano! A guardarli eravamo veramente in tantissimi, era solamente la finale di un concorso locale di rock band, ma la gente era veramente tanta ed io, per mia fortuna, avevo un posticino d’onore riservato, dietro al bancone, non per altro, ma perché conosco i titolari.
Mi sembra, quasi, di essere nuovamente li, la musica è splendida, equilibrata e cattiva quanto basta, l’equalizzazione professionale, non manca nulla e nessuno spicca sull’altro… i testi sono realmente poesia, ma il top sono loro… presenza scenica da manuale, sono ragazzi che sembra lo facciano da sempre, chi ondeggia a tempo con le chitarre impugnate come fossero mitra che sparano note sulla folla; il batterista che rotea le bacchette come fosse uno sbandieratore esperto e, nel frattempo, le scaglia sulle pelli e sui piatti; il bassista che sembra dica un si, con il movimento della sua testa, ad ogni accordo che suona, quasi confermasse ogni nota eseguita e poi c’è il cantante… il front man, che canta quei testi come se fossero i suoi pensieri che vengono fuori proprio in quel momento e, d’un tratto, prende una bottiglia d’acqua, si poggia con il piede sinistro sulla cassa della batteria e spicca un salto, tirando l’acqua addosso al pubblico, che impazzisce di entusiasmo, quasi avesse sopportato un caldo insostenibile e fosse stato liberato.
Un’esibizione da artisti esperti che si è ripetuta più e più volte, senza mai deludere le aspettative del pubblico pagante e, ovviamente, quella finale terminò con la vittoria dei Lotus Syndrome e con la pubblicazione di un EP tutto loro.
Insomma… dopo il loro EP pensavamo tutti ad un decollo mirabolante ed , invece, la doccia fredda… gli studi universitari, il tempo che non tutti avevano per fare prove, perché fossero costanti e, soprattutto, i progetti futuri e futuribili hanno portato allo scioglimento di una delle band più promettenti nel panorama musicale ternano, ma la speranza, almeno la mia, è l’ultima a morire.
Il loro EP si chiama “IRIDE”… non so se sia ancora in vendita, ma se vi capita, vi consiglio di ascoltarlo… magari piacerà anche a voi!
Terni, la mia città
Il Bello di Terni
Articoli recenti
- Per Terni un 2022 fatto di campioni: è tempo di seguire il loro esempio.
- Nello sport si chiama Top Player… nella musica Maestro: Francesco Morettini.
- Il 2022 inizia con i trionfi di Petrucci, Foconi e Romagnoli.
- Cioccolentino si avvicina e Petrucci ci fa un dolce regalo.
- Terni, col suo abito più bello, augura un buon 2022.
Lascia un commento