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Itinerario moto in Umbria dalla Valnerina a Narni

Un viaggio in moto tra curve, rettilinei e montagne del ternano.

È domenica… apro gli occhi e la fortuna vuole che il sole splenda quel tanto che basta a darmi il buon umore.

Le persiane sono totalmente alzate, d’altronde siamo a Luglio inoltrato ed aprire gli occhi e trovare, fuori dalla finestra, un appagante cielo azzurro, è la rilassante normalità.

La mia signora ed il mio maschietto oggi hanno un appuntamento in piscina con amiche e relativi bambini, quindi, sono un uomo libero… ihihih!

Sbadiglio di rito, poi mi rotolo giù dal letto ed, incredibilmente, riesco ad infilarmi le ciabatte… lo so che non è un bello spettacolo incontrarmi con la faccia tutta “piccignaccorellosa”, come dice mio figlio grande, in slip e ciabatte, rigorosamente di colori che litigano tra loro… La fortuna di chi mi incontra in questo stato è che ho perso i capelli, altrimenti sarei stato anche scapigliato tipo “Edward Mani di Forbice”, ma sorvoliamo… Cosa posso fare di una domenica totalmente dedicata a me? Mmm…

Il tempo di riflessione è durato… 2 secondi… uno per pormi la domanda e  l’altro per ricevere la risposta… Giro in moto e pranzo dai miei amici Picari Motorgroup!

I preparativi sono rapidi ed accurati… stivali da moto, pantaloni in pelle da moto, ma senza cipolle… non sono uno di quelli che sa sfiorare l’asfalto in curva, t-shirt di cotone e giacca di pelle con le dovute protezioni.

Il casco c’è, i guanti anche, bacio a moglie e figlio e si scende in garage a tirar fuori la mia splendida bambina a tre cilindri, naked e personalizzatissima!

Moto accesa, fari accesi, come dice Nico Cereghini, anche di giorno, tutto regolarmente indossato… ok… si va!

L’Umbria, come ripeto da sempre, è il cuore verde d’Italia, ma, è soprattutto quella regione che, escludendo ovviamente il mare, ti offre tutto quello che puoi desiderare tra natura, arte, buon cibo e magnifiche strade da percorrere!

Pieno di benzina fatto e ,  con passo tranquillo,  attraverso il centro abitato, passo sotto la “Pineta Centurini”, costeggio il muro di cinta della Fabbrica d’Armi, percorro viale Brin, superando le due portinerie  d’ingresso dell’Acciai Speciali Terni, ed entro nella “rinomatissima” Valnerina,

Questa è la strada che collega Terni al Mar Adriatico, che “svalica” l’Appennino e che disegna curve sinuose, tra salite e discese, tra formazioni rocciose ed a fil di lago, costeggiando torrenti ed attraversando paesi, insomma, uno splendore per gli occhi, mille brividi per il cuore ed una goduria per i motociclisti.

Bisogna ricordare che, proprio su una di queste curve, Libero Liberati perse la vita, ma lui è solo il più famoso centauro che su queste chicane  ha perso il controllo della sua moto, in realtà,  sono molti coloro che, pensando erroneamente di essere in pista, aprono troppo il gas e ne pagano il prezzo.

Sorvolando su questo commento, le curve sono un susseguirsi di dolcezza e di emozioni, per essere banale, sono una reale danza, che eseguita alla giusta andatura, risulta un mix perfetto di divertimento e appagamento.

Passo davanti alla Cascata delle Marmore, imponente getto d’acqua che sembra dipinto sul costone della montagna, quasi a voler abbellire l’entrata in galleria e via verso i campi pianeggianti che precedono e costeggiano paesini come Collestatte, Ferentillo ed Arrone.

Ok… piccola pausa ad Arrone… c’è il fantastico Bar “FuoriOrario” del mio amico Marco… non posso non fermarmi a salutarlo e magari a scroccargli un birrino con qualche stuzzichino… il tempo necessario per tenere il tasso alcolemico nei range previsti dalla legge e si riparte.

Passare da Marco, o come lo chiamano in molti, “Zi’ Marco”, è sempre una gioia. Lui è una persona vera e solare, felice di vedermi e contenta di vivere… o era contenta di vedermi e felice di vivere? Vabbè! Anche Danilo Petrucci, essendo originario di queste parti, quando torna a casa e magari va a farsi un giro in moto, passa a fare un saluto a Marco ed a tutti i suoi tifosi del Bar FuoriOrario, a dimostrazione che è un punto di ritrovo piacevolissimo.

Danilo Petrucci al bar FuoriOrario
Danilo Petrucci al bar FuoriOrario

È ora di ripartire, destinazione Stroncone, quindi, per gustarsi un’altra buona dose di strade poco rettilinee, proseguo sulla Strada Provinciale 4 che, tra curve, vegetazione e la fresca temperatura delle rilievi umbri, mi condurrà in uno dei Borghi medioevali più pittoreschi del circondario ternano.

Stroncone, oltre a “troneggiare” sulla Conca Ternana, è un paesino ben conservato, che si apre al visitatore con un lungo giardinetto dedicato ai bambini ed a quanti vogliono gustarsi il paesaggio. Al termine del giardino c’è l’accesso alla piazza del paese, delimitata delle maestose mura di cinta e dalla porta principale del paese.

Superato Stroncone, imbocco la Strada Provinciale 64 che, dopo avermi fatto attraversare Cerreto,  mi porta fino a Narni, splendido paese, anch’esso medioevale, ma  che nasconde anche, sia una Narni Sotterranea, che numerosi segreti e Leggende da scoprire.

Prima di arrivare a Narni però devo svoltare a destra, destinazione Taizzano… una serie interminabile di curve e chicane che fanno alternare zone d’ombra a punti assolati. Attraverso Taizzano e poco dopo arrivo alla sede dei Picari.

L’accoglienza è proprio alla “Picari mode”… inconfondibile… come arrivare a casa propria e trovarci un mare di fratelli che non ti vedono da un po’!

Abbracci, calore umano ed ospitalità, tutto in uno, e tante moto, ognuno il proprio gioiellino, parcheggiato davanti all’ingresso della Club House.

Ok… siamo tutti pronti per un aperitivo a base di vino sincero e poi si mangia… tutta cucina casareccia!

Questa è stata la mia domenica perfetta ed uno dei tanti percorsi da fare in motocicletta, nei dintorni di Terni… presto vi racconterò altre uscite ed altri itinerari da percorrere, sperando di dare qualche buono spunto per le vostre uscite in gruppo!

 

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