Tra le Guerre Puniche e la Storia Infinita, la Ternana aspetta di giocare.
Le guerre che nella normale dialettica sono divenute le più citate della storia, per ferocia, battaglie e, soprattutto, per la supremazia italica, sono state le Guerre Puniche; battaglie combattute da Roma e Cartagine, fondamentalmente per il controllo dell’Egeo.
Nell’anno domini 2018 d.C., esterrefatti dai sotterfugi, dai colpi di coda e dalla superba finezza delle astuzie architettate, gli italiani hanno assistito ad una nuova e vera guerra, fortunatamente priva di cadaveri, perchè combattute nelle aule dei Tribunali sportivi e non, ma di certo non priva di feriti, anzi, può annoverare nei suoi conteggi decine di migliaia di feriti: “nell’orgoglio e nel cuore“; sto parlando dei tifosi della Ternana e non solo.
Dopo una retrocessione che è stata più un pugno allo stomaco per i tifosi della Ternana, se non un pugno in pieno volto, la società di Via della Bardesca ha mosso tutti i passi necessari per chiedere, a modo suo, scuse più che formali a tutta la città.
Ha acquistato le prestazioni di un grande Direttore Sportivo: Danilo Pagni, per creare un gruppo di giocatori all’altezza dell’obbiettivo, lo ha affiancato al Commissario Tecnico: Luigi De Canio, per comprendere di cosa quest’ultimo avesse bisogno e di lì a poco il DS ha fatto quanto richiesto dalla società.
Nel tempo concesso dalle istituzioni sportive è stata allestita una squadra per la Lega Pro di livello altissimo ed, anche quando il Calciomercato sembrava concluso, la Ternana ha messo a segno l’ennesimo colpo, regalando ai tifosi le prestazioni sportive del calciatore Guido Marilungo.
L’attaccante marchigiano, lo scorso anno allo Spezia, ha vestito in carriera anche le maglie di Lecce, Atalanta, Sampdoria, Cesena, Virtus Lanciano ed Empoli, ma quest’anno il classe ’89 si è legato alla Ternana con un contratto biennale, abbracciando l’obbiettivo del Patròn Bandecchi: la promozione immediata in Serie B.
Le scuse della Società non si sono fermate, però, solamente alla creazione di una squadra dalle ottime prospettive, almeno sulla carta, ma ha fatto quanto in suo potere per salire su un vero e proprio FrecciaRossa che sembrava stesse transitando alla stazione di Terni: la possibilità di ripescaggio diretto nella serie cadetta, dal momento che si erano riscontrate irregolarità di varia natura per alcune società che, di diritto, avrebbero dovuto disputare il Campionato di Serie B.
Un treno che non ha fatto sosta solamente a Terni, ma ha cominciato a fare fermate su fermate, facendo salire squadre ripescabili, squadre in fallimento, squadre indagate e squadre accusate di aver sbagliato; un direttissimo che, però, h anche scatenato un vero e proprio pandemonio, dando vita ad arringhe e sentenze capaci di dimostrare e dire tutto ed il contrario di tutto.
Una “lunga estate calda“, l’avrebbe definita Paul Newman, ma per il tifoso ternano, tra illusioni quasi tangibili e delusioni improvvise, cocenti come non mai, è stato come vivere e rivivere un “mezzogiorno di fuoco“, simile a quei duelli cinematografici del ’52.
Il carattere battagliero del Patròn si è visto e si è apprezzato anche durante la presentazione allo Stadio Liberati, peraltro risistemato esteticamente per l’inizio del campionato, nonostante un clima festoso e di “pace fatta” tra tifoseria e Società e, dopo l’ennesimo rifiuto che sa di incomprensibile pasticcio, ecco l’ennesimo attacco della Ternana non si è fatto attendere.
Come riporta il Corriere dello Sport.it:
“Il pasticcio che riguarda la Serie B non ha fine.
La Ternana, infatti, ha presentato un ricorso in appello al Consiglio di Stato per “l’annullamento e/o la riforma, previa adozione di misure cautelari ex art. 55 e 56 cpa,
dell’ordinanza del Tar Lazio del 27 settembre con la quale veniva respinta l’istanza cautelare“. Ieri, il Tribunale amministrativo del Lazio aveva rigettato i ricorsi contro
le decisioni del Collegio di Garanzia per lo Sport che avevano confermato la serie B a 19 squadre.
Inoltre, ieri, quattro dei club che hanno presentato domanda di ripescaggio per la Serie B – Novara, Siena, Pro Vercelli e la stessa Ternana – avevano scritto al sottosegretario
alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, e al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. La richiesta al governo era di intervenire con un “provvedimento
straordinario” per azzerare i contenziosi in corso e “provvedere al reintegro di tutte le società escluse dal campionato di Serie B”, e al presidente Gravina di “sospendere
le gare delle interessate“”.
Che dire? Ancora non si è capito fino in fondo se sarà così, perchè circolano nuovamente voci che si debba attendere la risposta definitiva che il Campionato di Serie B rimarrà a 19 squadre, tanto che neanche il sito streaming che trasmette le partite di Lega Pro, conferma la presenza della Ternana e delle altre ripescabili, tra le squadre di Serie C, ma tutta Terni ormai sta aspettando solamente che la Ternana ricominci a calcare il prato del Liberati.
Al momento siamo in balia del Tribunale Federale Nazionale F.I.G.C. che ha rimandato la decisione a Lunedì 1 Ottobre, ma, sembra, non mettendo a rischio la partita di domenica contro la Vis Pesaro, salvo cambiamenti di pensiero… una situazione quasi tragicomica che emotivamente si può superare solo sapendo che, prima o poi, torneremo allo stadio e saremo testimoni di una squadra che avrà tanto da spendere per questa maglia, carica al punto giusto di motivazione e rabbia.
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