Terni, tra campioni e bellezza, elogiata anche dalla Rai in Linea Verde.
In questo tempo caratterizzato dalla grande “voglia di cambiamento”, tra sardine e migranti, Greta Thunberg ed il 5G, l’inarrestabile evoluzione tecnologica ed il ritorno ai mestieri rurali, in questo vortice di emozioni e di timori che è il XXI secolo, c’è la mia piccola città che arranca nel suo voler resistere alla decadenza in cui è stata relegata e che, grazie a persone capaci, a cittadini vogliosi di riscatto ed a tutti i suoi figli più illustri, continua a lottare per rimanere a balla e conquistare la terra ferma.
Io che sono “importato” in questa città, ho trascorso quasi la totalità della mia vita tra le vie del centro cittadino, scoprendo, soprattutto durante l’adolescenza, tutte le strade, i vicoli ed i vicoletti di un centro storico antico, distrutto in buona parte e ricostruito negli anni del “dopo guerra”.
Senza aver mai dimenticato il vanto di esser figlio della lupa per eccellenza, nonché della Capitale d’Italia, ho imparato la fierezza e l’orgoglio di esser stato adottato da Terni e, come ogni figlio adottivo, pur non rinnegando mai le proprie origini, ho imparato a chiamare mamma chi realmente mi ha cullato tra le proprie braccia.
Terni, proclamata Città dello Sport per il 2020, sta lentamente affondando le sue mani, stanche, ma avide di riscatto, sulla riva melmosa del tempo che stiamo vivendo, tirandosi fuori con orgoglio da un mare decadenza che non gli è mai appartenuto, come ci insegna la storia.
Tutti i figli del “Drago Thyrus“, che hanno fatto dello sport un aspetto fondamentale della loro vita, hanno messo impegno, serietà e volontà “d’acciaio” nelle loro sedute di allenamento e sono veramente tanti quelli che hanno scalato chi le classifiche italiane, chi quelle mondiali, regalando visibilità ed orgoglio ad Interamna Nahars.
So che i nomi sono più esplicativi delle chiacchiere, quindi è giusto portare degli esempi tangibili:
Gabriele Scorsolini, 19 anni, ipovedente, arrampicatore sportivo pluripremiato e judoka che è arrivato fino al Monte Everest;
il canottiere e vicecampione del mondo Matteo Mulas;
Riccardo Menciotti, campione europeo di nuoto paralimpico a Glasgow;
Alessio Rossi campione europeodi pattinaggio, percorrendo 42 km e 195 metri in meno di un’ora;
Alessandra Favoriti, pallavolista, ma che ha vissuto come medico sportivo il successo dell’Italia sulla Cina ai campionati del mondo di pallavolo femminile;
Tommaso Montanari, campione europeo di Enduro;
Elisa Vardaro, ternana di adozione e campionessa di fioretto;
il campione del mondo Alessio Foconi ed il suo inseparabile maestro Filippo Romagnoli;
Danilo Petrucci, altra icona del motociclismo professionistico locale;
Luigia Baggetta, da poco proclamata Campionessa Italiana di Body Fitness ed arrivata 4a ai Mondiali di Tarragona;
Ilaria Giunchiglia, campionessa nel Tiro Dinamico e premiata dal C.O.N.I., insieme a tanti altri atleti di alto calibro, per i suoi risultati.
… e garantisco che potrei continuare a tirar fuori tanti altri nomi che di certo mi sfuggono, ma che ,con un minimo impegno, potrei ritrovare, partendo dal Circolo della Scherma Terni, che ormai sforna campioni alla velocità della luce, o guardando nel vivaio del CLT.
Affiancati a questi nomi altisonanti, almeno per gli addetti ai lavori, non voglio e non posso non citare Tommaso Moroni ,Presidente della Ternana Marathon Club, e Alessandro Fancelli, Presidente del Terni Triathlon; persone che rappresentano l’impegno di ternani lungimiranti nel promuovere lo sport come “attività alla portata di tutti”, coadiuvati da personale professionalmente preparato, nonchè da iscritti pieni di voglia di “far gruppo”.
Due realtà che hanno una notevole quantità di iscritti praticanti e che portano i colori di Terni, veramente in tutto il mondo ,con orgoglio.
Tempo fa scrivevo, in uno dei miei articoli, che Terni è una città che non sa abbattersi ed che i ternani sono come il loro acciaio “se piega, ma nun se scoccia“, ma oggi è un tempo nuovo, perchè Interamna Nahars sta venendo fuori dalla palude di decadimento in cui il fato, la crisi o qualcuno, aveva pensato di poterla relegare.
Terni sta lentamente rinascendo e lo sta facendo anche grazie a persone come il Presidente della Ternana Calcio, Stefano Bandecchi che è venuto a Terni come investitore e che poi, secondo me, ha scelto di restare, dopo due stagioni da dimenticare, per due semplici motivi: perchè lui non sa, non può e non vuole perdere, in primis, e poi perchè ha scoperto che esiste una città, fatta di uomini e donne che non si arrendono.
In conclusione voglio allegare il link che segue, in cui, pochi giorni fa, la Rai ha fatto un servizio di rara bellezza su Terni, su come questa realtà sia viva e vegeta.
Terni, la mia città
Il Bello di Terni
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