Terni, Narni, Borgaria e Stroncone per rilassarsi in un paio d’ore.
La moto e tanti paesini da attraversare per un paio d’ore di relax.
Le vacanze estive 2017 sono ormai al giro di boa per molti e, per altrettanti, le ferie sono state solamente sinonimo di piscine e gite “mordi e fuggi”, nelle vicinanze della propria residenza, ma c’è una categoria di persone che sa accontentarsi anche di poche ore libere, per trascorrere una micro-vacanza liberatoria, capace di pacificare lo spirito e riempire gli occhi: i Bikers!
Proprio a questa categoria di persone oggi voglio dedicare un piccolo articolo, indicando un itinerario che io stesso, biker a pieno titolo, ho testato oggi, al fine di concedermi libertà e tranquillità, e posso garantire che funzione; alla fine, mi sono riscoperto rilassato, stupito e divertito.
Messo il giacchetto di pelle, dotato delle dovute protezioni, allacciato il casco ed indossati i guanti, ho girato la chiave sul cruscotto, tirato la frizione e dato voce alla mia “piccola”.
Ho lasciato lentamente alle spalle il mio garage, seguendo la strada che mi avrebbe portato in direzione della storica via Flaminia e, senza troppi complimenti, ho cominciato ad alternare le marce, calcando la strada che porta a Narni.
Cominciata la salita che precede l’ingresso al paese di Narni ed ignorato il bivio per Santa Lucia, ho preso la strada che mi si apriva sulla destra, alias lo svincolo per Narni Scalo, ed ho “tirato” dritto, col solo pensiero che mi aspettavano delle magnifiche curve, strette e divertenti da impostare e che hanno anche il pregio di passare vicino al Ponte d’Augusto.
Quando la strada mi ha imposto di scegliere tra Narni Scalo e Taizzano, la seconda opzione ha avuto la meglio “a mani basse” sulla prima e, da lì in poi, è stato tutto un susseguirsi di gallerie, curve e rettilinei, per lo più in salita, che mi hanno portato al paese che ospita la sede dei Picari Motor Group.
Giunto a Taizzano ho proseguito dritto, puntando verso Borgaria o Borgheria, che dir si voglia, e proprio sotto al paese, ho imboccato una strada in salita che si apriva sulla sinistra e che mi indicava gentilmente: “per Borgaria… da questa parte“, ma al termine di quell’impervia strada, quando si scorge il bivio per raggiungere il piccolo agglomerato di case sopracitato, il mio “dubbio Amletico” ricorrente si riproponeva: “Da che parte andare?”
Beh, giunto li non potevo fermarmi, ed allora, ho scelto la direzione opposta a Borgheria, costeggiando un camping di notevoli dimensioni, immerso nella boscaglia locale, e raggiungendo un nuovo incrocio.
Il motore della mia Speed Triple sborbotta contento ed, onestamente, non mi va proprio di tornare già a casa… i miei occhi non hanno ancora visto abbastanza da essere sazi e il mio spirito ha ancora bisogno di volare, quindi, “prima dentro” e, senza “gas a martello”, si svolta a sinistra, nuovamente in direzione Narni, ma passando per una nuova strada.
Le montagne che costeggiano la strada, si susseguono, disegnando curve divertenti ed appassionanti, immerse in una lunghissima galleria verdeggiante, fino ad una delle porte di Narni…
Arrivato a ridosso dell’imponente Porta della cittadina, ho rallentato per ammirarla a pieno, poi ho proseguito attraversando il paese.
Lasciandomi alle spalle Narni, paese ricco di storia e di cose da vedere, ho continuato a disegnare curve su curve, fino allo svincolo per Stroncone, altro magnifico paesino, arroccato sulle alture che costituiscono la rinomata Conca ternana.
La strada che ho intrapreso è unica, con fantastici scorci, tra cui il laghetto di Ponte Aia; si continua a salire e poi si va giù verso Vascigliano, più precisamente fino ad arrivare alla zona industriale dell’ennesimo paesino locale e, proprio lì, ancora un nuovo svincolo per Stroncone e si risale, seguendo i tornanti e le curve che seguono i profili delle alture e che mi hanno portato fino al centro abitato.
La velocità è stata moderata, un po’ perchè la strada è povera di rettilinei ed un po’ perché è più bello guardare, con la coda dell’occhio, i magnifici scorci che la natura offre.
I chilometri si sono susseguiti con una semplicità e una scioltezza imbarazzante… il sole ha tracciato delle ombre nette su un asfalto ormai caldo a sufficienza da garantire un grip adeguato.
Superato il paese di Stroncone, ho scelto di non fermarmi ancora e di svoltare a destra, per salire ancora di più… destinazione Prati di Stroncone… rettilinei, tornanti a 180 gradi, curve e semi curve che si affacciano sulla vallata che ospita Terni… un paesaggio mozzafiato che meriterebbe numerosissime soste e decine di fotografie, ma mi sono accontentato di godermi lo spettacolo e di raggiungere la meta che mi ero prefissata.
Bel giro… proprio un bellissimo giro, che ha trovato il terminato con una sosta al bar delle mie amiche Benedetta e Sara… birretta fredda al punto giusto, sigaretta e poi… si riparte per tornare a Terni… è ora di tornare a casa.
Terni, la mia città
Il Bello di Terni
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