Il pampepato: il dolce tipico del Natale ternano
E’ brutto ma buono, ecco la ricetta del famoso pampepato ternano
Quando penso al Natale, non posso fare a meno di ricordare le strade della mia cara Terni, tutte addobbato a festa, con luci che vanno da un palazzo all’altro come immense ragnatele lucenti… alcune di una semplicità e bellezza senza eguali ed altre un po’ più chic, ma, comunque, in grado di riportarti indietro nel tempo, a quando guardavo tutto con stupore.
Decine e decine di persone, strette nei propri cappotti, calpestano, frettolosamente, i marciapiedi e le vetrine dei negozi, addobbate a festa, sembrano dei giganteschi biglietti d’auguri che invitano a fare un dono gradito.
Penso, inevitabilmente, alla tovaglia rossa, alla “Stella di Natale” come centro tavola, al servizio buono ed ai bicchieri a calice, ma penso anche al Panettone, al Pandoro, ai torroni ed, “inevitabilmente”, al mi caro Pampetato, uno dei fiori all’occhiello della cucina ternana e, rigorosamente, fatto in casa… in famiglia!
Oggi voglio svelare la ricetta di questo magnifico dolce… beh… all’occhio può sembrare bruttino, ma mangiarlo fa entusiasmare le papille gustative.
Onestamente ho letto varie ricette spacciate per il vero Pampetato ternano, ma nascondevano varianti a me ignote… è anche vero che ogni famiglia ha la sua ricetta, infatti, per noi indigeni, è quasi una competizione tra clan, per dimostrare chi lo fa meglio.
La principale raccomandazione è: USARE ESCLUSIVAMENTE PRODOTTI DI QUALITÀ, questo per avere un dolce come Dio comanda!
Si parte con il cioccolato fondente… meno burro di cacao c’è e meglio è, personalmente uso cioccolato della Repubblica Domenicana… cioè, fatto in Italia, ma con semi di cacao domenicano e… anche il cacao in polvere è di alto livello.
Ricetta e preparazione del pampepato
Occorrono 250 grammi di cioccolato fondente che, all’ultimo dovranno essere sciolti a bagnomaria e aggiunti al composto che prepareremo.
In una ciotola abbastanza grande bisogna mettere 50 grammi di cacao in polvere amaro, 100 grammi di pinoli, 100 grammi di mandorle, 300 grammi di noci, 100 grammi di nocciole, 75 grammi di canditi, e 150 grammi di uva sultanina, ½ cucchiaino di cannella, ½ bicchierino di rum, ½ tazzina di caffè non zuccherato, 150 grammi di farina, pepe a piacere, ½ noce moscata o a piacere. Aggiungere 150 grammi di miele, 75 grammi di mosto cotto e la cioccolata fondente sciolta.
A questo punto, dopo aver mescolato il tutto in più fasi, così da farne un composto omogeneo, dobbiamo prendere un imbuto e, dopo averlo olio con olio extravergine d’oliva, usarlo come stampino e formare 5 o 6 pampepati… ovviamente dipende dalle dimensioni dell’imbuto.
Li mettiamo, di volta in volta, su una teglia ricoperta con carta forno e poi li cuociamo in forno per 15 minuti a 150° centigradi.
Terminata la cottura, li facciamo freddare ed, una volta freddi, li avvolgiamo nella carta stagnola…
C’è chi aggiunge anche un goccio di Caffè Sport, ma, come già detto, le varianti sono molte… moltissime… ora sta a Voi giocare e Buon appetito!
E tu come fai il pampepato? Se hai una variante che vuoi condividere, scrivila nei commenti!
Terni, la mia città
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