La cucina tradizionale ternana contempla anche “le Lumache alla Ternana”
Le frecce al nostro arco culinario non finiscono, le Lumache alla Ternana lo dimostrano.
Di ricette ternane, questo blog, ve ne ha raccontate molte, forse quasi tutte, ma sono certo che qualche “jolly” da giocare ancora c’è, nascosto da qualche parte, e l’unica cosa da fare è riuscire a ritrovali per poi giocarli.
Per vincere questa Caccia al Tesoro, no cominciato ad indagare, chiedendo alle persone “più grandi” di me, spulciando nei vecchi quaderni e libri di cucina e, non ultimo, navigando in quello sterminato mare che è internet, e, “udite udite”: ho trovato il primo Jolly da giocare.
Personalmente non avrei mai potuto trovare questa ricetta nei miei “cimeli” di cucina, questo perché non è un piatto che io ricordo sia mai stato preparato a casa mia ed infatti ne “Il Ricettario di Nonna Lina“, la “cucina” di cui vi voglio parlare non c’è; per chi non lo conoscesse, Il Ricettario di Nonna Lina è il mio ebook, che raccoglie tutte le ricette ternane di cui vi ho parlato.
Il Jolly che ho recuperato e di cui oggi voglio regalarvi la ricetta, è la preparazione, step by step, delle “Lumache alla Ternana“.
Il primo, ed ovvio, passo da seguire è quello di procurarsi due o tre chili di lumache; queste ultime dovranno essere necessariamente ben lavate, spurgate e lessate, onde evitare che abbiano un sapore amarognolo, conseguitogli dalle erbe che ingeriscono, senza contare il fatto che potrebbero aver ingerito funghi tossici o erbe velenose.
La parte della “spurgatura” è, quindi, una delle fasi fondamentali della preparazione di questo piatto e voglio accennare come deve esser eseguita questa operazione basilare:
- Prima di tutto bisognaerà togliere con un coltellino l’opercolo di chiusura.
- A questo punto, metteremo le lumache in una grande ciotola, di materiale diverso dal metallo, come il vetro, ceramica o plastica. Insieme ad esse, metteremo nella ciotola un pugno di crusca o di farina.
- Aggiungeremo 1 cucchiaio di sale grosso e 1 bicchiere di aceto.
Affinché le lumache non escano è buona regola coprire la pentola con un coperchio pesante.
Bisognerà lasciare le lumache coperte per 4 o 5 ore, durante le quali andremo a mescolarle di tanto in tanto, per poi ricoprire subito la pentola. Per eliminare completamente la schiuma e gran parte della mucillagine, sarà necessario lavarle accuratamente, cambiando più volte l’acqua.
A questo punto, saranno pronte per la cottura.
In una pentola abbastanza capiente si preparerà un brodetto, mettendo un po’ d’acqua, abbondante olio ed una serie di erbe aromatiche; nello specifico:
- aglio,
- cipollina fresca tritati finemente,
- mentuccia,
- menta romana,
- maggiorana,
- rosmarino,
- erba della Madonna,
- finocchio selvatico… tutti legati in due mazzetti, di cui uno che andrà utilizzato subito e l’altro a metà cottura.
A questo punto si verseranno le lumache e si lasceranno un po’ insaporire rigirandole pian piano, s’aggiungerà un bicchiere di vino rosso e, poi, dovranno essere coperte.
Dopo alcuni minuti aggiungeremo i pomodori pelati e spezzettati o la salsa di pomodoro; dovremo aggiustare di sale e pepe, ed aggiungeremo un po’ d’acqua nella quale avremo diluita un po’ di conserva di pomodoro.
Dovremo far in modo che il liquido copra le lumache, poi copriremo con un coperchio e si lascerà cuocere il tutto, a fuoco lento, per oltre due ore.
Le lumache si potranno dire pronte, quando il sugo non scivolerà velocemente dal guscio.
Che altro posso aggiungere… spero sia stata una gradita sorpresa, questo Jolly, ed auguro a tutti Voi: “Buon Appetito!”
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Io sono ternanana e questa è la vera ricetta che io uso da una vita …Ed è quella giusta complementi
Grazie mille… è un vero piacere ricevere conferme e sapere che dedicate tempo al mio lavoro. Grazie
dalla foto non riconosco l’erba della madonna, detta anche di san Pietro, se fate una ricerca vedrete delle foglie singole, hanno un profumo inconfondibile.
Non sono un esperto, ma ringrazio vivamente del consiglio. Appena possibile proverò.