Skip to main content

Il Messaggero e SkyTg24 raccontano il pensiero e la speranza di iTerni.it, senza saperlo.

Dopo una lunga assenza dal mio blog, che racconta di un territorio con le carte in regola per poter vivere di turismo, oggi sono ritornato a scrivere alcune righe che, spero, verranno fatte proprie da ogni ternano in grado di ascoltare, nel senso proprio del termine.

Massimo Santafé

Non sono il tipo che ama dire “avevo ragione” o “io lo avevo detto“, ma, in questo caso, è talmente grande il mio amore per questo territorio che non riesco a trattenermi nel fare un pochino di polemica.

L’emergenza Covid, il Lock Down e la voglia di tornare a vivere, hanno obbligato l’italiano in genere, a riscoprire la propria nazione e quanto le proprie terre hanno da offrire.

La Valnerina, l’Appennino umbro-marchigiano e la Conca ternana sono state visitate in lungo ed in largo quest’anno, guardate e scrutate, messe sotto una lente d’ingrandimento mai usata e poi, una volta valutate, sono state rivalutate ancora, perchè sembrava troppo assurdo non aver mai considerato questi territori, come veri e propri gioielli nazionali.

La Conca Ternana Foto di UmbriaON.it)
La Conca Ternana Foto di UmbriaON.it)

Da quando esiste questo Blog, l’unico scopo dei miei articoli è stato quello di gettare il seme giusto per far conoscere questa terra, che amo… sarebbe dovuta essere una “breccola” gettata nel lago che avrebbe generato tanti anelli concentrici, che avrebbero portato sempre più lontano il mio messaggio.

In realtà, la miopia di chi, localmente, avrebbe potuto fare e non ha voluto dare una chance al nostro territorio, sarà oggetto di riflessione e di racconti futuri, ma la verità da raccontare è che “questo è il momento giusto” per cavalcare l’occasione incredibile che il Covid ci ha regalato.

Un rinomato Dirigente dell’azienda più importante del territorio, Pablo Abasolo, si é fatti avanti, riconoscendo che “non solo di AST, può vivere il ternano“.

Forse ho parafrasato blasfemicamente gli scritti sacri, ma so di aver detto inevitabilmente la verità, e dopo l’articolo del Messaggero, in cui Abasolo ha messo in luce le potenzialità del territorio ternano, anche SkyTG24 ha pubblicato un articolo in cui Terni risulta la prima città, in Italia, per incremento turistico: una crescita del 900%.

Terni e la Valnerina hanno da offrire moltissimo al turista che viene a scoprire i nostri territori e questa nuova risorsa economica, da sviluppare e potenziare, potrà rappresentare non solo la salvezza economica ed occupazionale del nostro territorio, ma il futuro di una terra ricca di storia, tradizioni culinarie, natura e, sempre troppo sottovalutato e non sfruttato, patria del Santo più festeggiato al mondo: San Valentino.

San Valentino (Foto di meteoweb.eu)
San Valentino (Foto di meteoweb.eu)
Foto di umbriaexperience.it

In questo angolo di Web, che vanta già oltre 3 anni di vita, ho cercato nel mio piccolo di dire quello che il Covid è riuscito a mettere in luce in nove mesi, ovvero che siamo un territorio pieno di potenzialità, apprezzato dal forestiero che, approdando a Terni, scopre la tranquillità della nostra città e dei paesi che ci circondano, le bellezze dei nostri paesaggi, la genuinità ed il sapore della nostra cucina, il divertimento degli sport praticabili in zona: dall’arrampicata in stile free climbing al canyoning, al rafting, fino a rimanere entusiasta, scoprendo quanti campioni nazionali ed internazionali, di svariate discipline sportive, sono ternani e potrebbero essere incontrati ed impartire lezioni, nel loro campo.

Dovizioso e Petrucci (Foto di IlCorriere.it)
Dovizioso e Petrucci (Foto di IlCorriere.it)
Filippo Romagnoli ed Alessio Foconi (Foto di Corrieredellumbria.it)
Filippo Romagnoli ed Alessio Foconi (Foto di Corrieredellumbria.it)

Ora, per rimanere nell’ambito sportivo, la palla passa alla ternanità tutta ed alle istituzioni locali e regionali; i primi sono chiamati a credere in se stessi e nelle proprie potenzialità, cercando di partorire le giuste idee,per non perdere questo meraviglioso treno, gli altri dovranno lavorare alacremente perché sia la concretezza, la lungimiranza e non i meri interessi di campanilismo, a gestire una chance unica e che potrebbe scrivere il futuro del territorio ternano.

Se allunghiamo le dita, i nostri polpastrelli sfiorano a malapena un futuro splendido e ricco, una rinascita inattesa ed una svolta epocale, ma non abbiamo ancora la capacità di agguantare questo futuro magnifico, nonostante sia li… facciamo i passi per stringere le redini del nostro domani tra le mani e Terni tornerà splendida come era tra glia anni ’80 e ’90, senza dover dipendere dalle scelte politico economiche di quelle aziende che ci hanno dato tantissimo, ma che non devono essere il timone del nostro futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.