Regina in E7… Scacco Matto a Terni!
2° OPEN Città di Terni, scacchi, arte e riqualificazione di luoghi storici.
Come ho già scritto, nell’articolo in cui parlavo del Rafting sul Nera, ho avuto “una classe”, alle scuole medie superiori, veramente speciale e non soltanto per il livello culturale raggiunto o per gli obbiettivi di lavoro centrati, ma perchè siamo sempre rimasti in contatto, desiderosi di rivederci e di non perdere l’amicizia che ci ha accompagnato in quegli anni.
Quattro anni fa abbiamo festeggiato i 20 anni dal diploma, la prossima estate festeggeremo i 25, ma ieri sera è stata una semplicissima uscita tra amici.
La scusa è stata: Michele torna in Italia per il compleanno della mamma, Maurizio rientra a Terni per una visita ai familiari, quindi, obbligatoriamente dobbiamo rivederci… Operazione aperitivo modalità ON.
Il gruppo che abbiamo su Whatsapp, con cui ci teniamo in contatto abitualmente, era incandescente, messaggi su messaggi, orari che cambiavano continuamente ed impegni da procrastinare o che non si potevano modificare, ma tra tutti questi messaggi, n’è uscito uno che ha attirato la mia attenzione più degli altri… il mio amico Paolo aveva problemi d’orario perchè avrebbe partecipato al “2° OPEN” CITTA’ di TERNI di Scacchi.
Come spesso accade “il calzolaio gira con la suola delle scarpe bucate“; altrettanto spesso, il ternano non sa quel che accade nella propria città ed io ero all’ oscuro di questo appuntamento, giunto alla seconda edizione.
Un Torneo di Scacchi patrocinato dalla Federazione Scacchistica Italiana, in collaborazione con la Delegazione Regionale Umbria della F.S.I. ed organizzata dalla Società Dilettantistica Scacchi Terni “Orlando Furiosi”, che ha scelto di accostare al torneo stesso, anche un concorso fotografico e pittorico che, ovviamente, ha come tema “gli scacchi”.
Ripensandoci bene, devo fare un “mea culpa“, perchè sono stato alla prima edizione, lo scorso anno, tenutasi a Palazzo Bazzani, Ex Sede Centrale delle Poste, oggi sede operativa e centrale di PagineSì, ma nonostante ho sempre avuto una certa passione per gli scacchi e tanto piacere nel confrontarmi con mio padre, davanti ad una scacchiera, ho dimenticato questo nuovo appuntamento che la città di Terni ci offre.
Quest’anno la sede della mostra e dell’evento sportivo ha trovato come sede il CAOS, alias “Centro per le Arti Opificio Siri”, cioè uno spazio di seimila metri quadri creato dalla sapiente riconversione della preesistente fabbrica chimica S.I.R.I.
La serie di stabili presenti oggi ospitano: la pinacoteca comunale, il museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice, quello archeologico, laboratori, un teatro da trecento posti, un caffè-libreria.
Vi sono esposte anche le opere di Orneore Metelli (1872 – 1938), ciabattino ternano, scoperto come pittore dal De Felice ( 1915 – 1996) e ritenuto uno dei più rappresentativi naives italiani.
Quindi, per tornare al mio amico Paolo, proprio ieri pomeriggio, ci siamo messi d’accordo ed alle 17:20 siamo andati tutti al CAOS a fare un tifo silenzioso per il nostro amico.
Entrati nello stabile che ospita questo evento, appena superata la reception, c’è una porta a vetri dietro la quale, nonostante le scacchiere sui tavoli si contavano a decine ed ogni scacchiera aveva un nutrito pubblico che osservava i due contendenti alle estremità “del campo di battaglia”, non si percepiva “un fiato”.
La concentrazione era palpabile e la mia ignoranza in merito, mi portava a pormi, silenziosamente, delle domande che non avrebbero avuto risposta, almeno fino a quando Paolo non avesse terminato la partita, del genere: “ma a che serve l’orologio sul fianco della scacchiera, a cui danno una sonora pacca ogni volta che fanno una mossa?” oppure: “ma che si annotano su quel foglietto che tengono a destra? Le mosse da fare per non dimenticarsele?” Bah… Non è proprio come le partite con mio padre, quì tutto è fatto con estrema professionalità, concentrazione e precisione.
Sulle pareti dell’ex capannone sono state messe, in bella vista, le foto ed i quadri che partecipano al concorso “grafico” cui ho accennato prima ed al piano “di sopra”, costituito in realtà da una scalinata e due balconate che fiancheggiano i lati lunghi dello stabile, ci sono artisti all’opera; c’è chi disegna su una enorme lavagna nera, dei quadri estemporanei, con gessi bianchi e colorati ed artisti di body painting che si cimentano, sul tema degli scacchi, dipingendo scacchiere e quant’altro inerente ala materia, su braccia e spalle di modelle che si prestano con piacere.
E’ fantastico vedere che ci sono almeno tre generazioni a competere tra di loro per la vittoria finale e, senza problemi, ci sono adolescenti che affrontano quarantenni o pensionati, dando loro anche una sonora lezione di strategia; considerando poi che su circa un centinaio di iscritti dello scorso anno, di cui solamente un dieci per cento scarso erano di Terni, il vincitore è stato un ragazzo di quattordici anni, possiamo aspettarci di tutto e non dare nulla per scontato.
Se non avete grossi impegni pregressi e volete scoprire un mondo nuovo, proprio ora stanno cominciando le partite che determineranno il campione del “2° OPEN” CITTA’ di TERNI di scacchi, altrimenti sappiate che, sempre in questo periodo, il prossimo anno ci sarà il 3° OPEN in cui potrete essere spettatori, giocatori attivi od artisti che parteciperanno al concorso grafico.
Credo di aver raccontato tutto, a partire dall’iniziativa sportiva che merita di avere seguito, alle location affascinanti e ricche di storia, alla voglia di dare sempre più attenzione alla nostra città e motivi per venire a visitarla, grazie ad iniziative come questa… manca solamente un immenso “in bocca al lupo“al mio amico Paolo!
Terni, la mia città
Il Bello di Terni
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