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12 contro 10… “ero bono anch’io!”. Pratica rimandata a sabato.

Con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte, “ma se Plizzari non avesse intercettato il primo tiro di Ferrante”, forse staremmo parlando di un’altra partita, anche con un uomo in meno noi ed due in più loro.

E’ brutto addossare responsabilità al direttore di gara per una partita persa, soprattutto quando Vallocchia ha fatto quel che ha fatto ed ancor di più se si parla di una finale in Mondovisione, ma il problema nasce quando salta all’occhio un atteggiamento apparentemente non obbiettivo dell’unico uomo in campo a dover essere rigorosamente “super partes“.

Che la classe arbitrale, a mio modesto parere e da non addetto ai lavori, sta dimostrando da inizio campionato, un livello di preparazione o di capacità, veramente inferiore a quello a cui eravamo abituati in altri tempi, penso sia palese (anche perché, se non fosse questo il motivo delle pessime conduzioni di gara, avremmo problemi più gravi), ma la cosa più aberrante è la non curanza o la presunzione con cui condizionano le gare e perseverano senza indugiare.

Il Direttore di gara, di cui non ripeterò neanche il nome, oltre ad aver tirato su un “cartellino rosso” giusto, ma anche gestibile diversamente, ha usato secondo me, due metri e due misure nel fallo analogo a quello dell’espulsione e che ha condizionato la “Finale”, subìto un paio di minuti dopo dalla Ternana.

Come se non bastasse, la Ternana è stata, sempre a mio parere incompetente, bastonata e punita più e più volte immeritatamente; tra punizioni concesse al Pescara gratuitamente, falli subìti dai RossoVerdi ed ignorati dall’arbitro e cartellini gialli a condire questa insalatona indigesta, il match disputatosi a Terni è stata veramente una cosa “Chermes” di errori o di orrori.

La tifoseria RossoVerde, quella dei grandi eventi, era tutta presente, come prevedibile ed ha anche ben figurato, davanti alle telecamere, ma ha anche sostenuto con forza e coraggio i propri beniamini.

Della Ternana cosa dire? SEMPLICEMENTE STUPENDI!!!

82 minuti circa, giocati in dieci, senza demoralizzarsi, senza abbandonare il desiderio di raggiungere l’obbiettivo, senza pensare mai che fosse finita, ma credendoci.

Pescara gestito dalle Fere e controllato bene, prima e dopo il gol “fortunoso” che ha deciso il match, ma c’è un “ma” che non possiamo scordare: “Mancano ancora 90 minuti, i migliori!”

La Ternana ha fame e non sarà un evento fortuito od un arbitraggio da dimenticare, a far demordere le Fere, perchè “il Delfino è curioso“, ma la Fera “combatte senza paura e fino all’ultimo respiro“!

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